UN ETERNO UNDICENNE
“Perché un ragazzino di undici anni resta sveglio fino tardi?” è il titolo che recitava la copertina del magazine Rolling Stone, in cui apparve Michael Jackson nel 1970. Il più giovane artista immortalato sulla copertina della famosa rivista. All’epoca il ragazzo si accingeva a compiere 13 anni ma allo show biz veniva presentato come un ragazzo di soli dieci anni. L’immagine di un ragazzino che frequenta i palchi di mezzo mondo faceva sicuramente più presa sul pubblico che lo vedeva come una sorta di bambino prodigio il quale era, ma ciò che il pubblico stentava a credere era l’inevitabile crescita che sarebbe avvenuta. Quando i fans lo incontravano si aspettavano di vedere sempre quel piccolo Michael dallo sguardo curioso e dai capelli stile afro, anche un minimo cambiamento dovuto alla crescita avrebbe potuto minare quel successo e lo sapevano bene gli addetti ai lavori. Chi si occupava del suo aspetto cercava dunque di perpetrare più a lungo possibile quell’immagine che si era creata nei primi anni del suo successo. Anche se i Jackson Five erano affiatati e un gruppo solido, solo a Michael toccò l’incombenza di restare il bambino prodigio di sempre, rendendo ancora più difficile per lui il periodo della crescita e dell’adolescenza.
