COME SI RAGGIUNGE LA PERFEZIONE
C’è un uomo che chiacchiera dietro la porta del bagno con un suo collaboratore, ama trascorrere quel momento di meritato relax immerso nell’acqua calda, i vestiti bagnati abbandonati nell’altra stanza. L’adrenalina è ancora alta, scorre nelle vene, la sente formicolare sotto la pelle… per questo le parole escono veloci, frettolose, ma pur sempre gentili. E’ difficile essere pienamente soddisfatti nonostante il grande impegno, nonostante la forsennata dedizione, i tanti calcoli, le lunghe prove. Ecco perché appena uscito dal bagno e indossato un fresco pigiama di cotone, si mette davanti al video della serata appena trascorsa con l'uomo che lo stava ascoltando al di là della porta... e ripercorre con gli occhi e tutti i sensi le immagini. La cena è dimenticata in un angolo, non si può mangiare dopo aver avuto davanti a sé migliaia di persone che applaudono e urlano il tuo nome. Seduto al fianco l’amico e collega di lunga data, Bush, del quale ci si preoccupa se ha trascorso il giorno in piacevole compagnia a visitare musei… perché Michael fa caso al prossimo, è molto attento alle esigenze altrui e a ciò che gli capita intorno. Il discorso a un certo punto cade su un suono impercettibile che ha avvertito durante la visione del video, un stridio piccolo di qualcosa che urta contro il ritmo del brano. Si deve capire che cosa lo ha provocato, così sarà compito dell’amico risalire al problema… la perfezione necessita di andare a fondo, bisogna risolvere anche i più piccoli dettagli che rompono l’armoniosità dell’esibizione. Alla fine si scoprirà che il rumore è causato dal guanto bianco di pailettes che sfrega contro il microfono… così la soluzione sembra facile. Basta realizzare un guanto per le esibizioni che sia privo si lustrini sul palmo… e poi un altro guanto interamente ricamato per le pose e le foto. Anche con questi piccoli dettagli si raggiunge la perfezione.
