GLI INDIANI DI 'BLACK OR WHITE'

Come fare a realizzare un video che racconti di come il colore della pelle non deve e non può essere lo strumento per giudicare una persona? Con un cortometraggio come quello di 'Black or white' in cui Michael presenta tutte le razze del mondo, utilizzando infatti una delle prime tecniche digitali, il morphing, che modifica le fattezze delle persone alternandone la razza come messaggio di fratellanza. Ma lo farà anche impiegando dei veri nativi americani per la scena che li avrebbe visti protagonisti. Non era però cosa facile trovare le persone giuste che sapessero anche ballare, qui non si trattava solo di avere a portata di mano la tecnologia, così Michael si rivolse all'amica Joanelle Romero di origine Apache e Cheyenne conosciuta ai tempi della Gardner School in quanto alunna nel 1970, poi divenuta da adulta regista e sostenitrice degli indiani d'America, rivalutandone il folklore e la tradizione attraverso una casa di produzione, la 'Spirit World Productions'. Fu così che la donna si presentò al cospetto del regista John Landis con 4 ballerini più sua figlia di cinque anni... Michael pare fu entusiasta di quelle presenze tanto che assunse gli indiani pagandoli più di qualunque altra produzione li avesse mai visti coinvolti. I veri indiani, tra cui la figlia di Joanelle dal nome Sage Galesi, indossarono dunque per la clip dei veri abiti tradizionali e non costumi di quelli realizzati a Hollywood. La leggenda vuole che il tintinnio dei coni metallici con il quale sono adornati gli stessi, scacciassero il male tanto che la bambina che indossò l'abito cucitogli appositamente dal padre nella leggenda, visto durante il sonno, servì per farla guarire da un'appendicite da cui non sarebbe sopravvissuta... ecco perchè la danza sacra proveniente dalla nazione Ojibwe, creata agli inizi del XX secolo, vede portare una mano del ballerino al fianco a ricordo di quella giovane malata che miracolosamente guarì. Oggi Sage che compare nella clip per alcuni secondi e che posò per lo shoot fotografico dedicato, è una cantante conosciuta, Joanelle, la madre, ricorda ancora con affetto quell'uomo che più di altri le permise di rivalutare la cultura indiana.